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Per pescare nelle AI ci vuole sempre la licenza di pesca che costa qualche decina di euro a seconda delle regioni; Alcune hanno abolito la vecchia licenza sotto forma di tesserino e si accontentano del versamento annuale che scade l’ anno dopo. Il versamento lo si può fare in qualsiasi data, ad esempio il 3 luglio, ed avrà validità fino al 2 luglio compreso dell’ anno seguente. Non rinnovare la licenza tanti giorni prima è consigliabile visto che ci sono già state discussioni. E’ bene informarsi se si và a pesca lontano da casa per qualsiasi dubbio ma per questo allegheremo link opportuno ove porgere attenzione.
Sono esonerati dal pagamento della licenza in qualche regione, come il Piemonte, gli Under 14 ed Over 65; Anche per la pesca in bacini di origine estrattiva cioè cave , molte fatte diventare laghetti di pesca, non ci vuole la licenza.
La gestione della pesca , come per ogni cosa, è soggetta a leggi. E’ qui bisogna fare molta attenzione!!!
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La legge nazionale di pesca risale agli anni “30 ed è in pratica una legge quadro che delega quasi tutto alle regioni. Qualche regione, tipo Piemonte e Lombardia, dà parecchio spazio alle singole province. Vi sono regioni a statuto autonomo tipo Valle d’ Aosta e Friuli che hanno formato enti o similari per gestire la pesca. Il trentino ha delegato quasi tutte le acque a varie associazioni. A Sondrio il tutto (meno un paio di acque) sono “in mano” all’ Unione Pescatori Sondrio.
Poi entrano in segna i DeP ovvero i Diritti Esclusivi di Pesca specie al nord che sono retaggi delle monarchie e principati vari. Cioè il possessore del DeP ha l’ esclusiva della pesca in un determinato tratto di acqua (non è possessore dei pesci); Esso lo può vendere, affittare, dare in comodato d’uso come se fosse un terreno. Può averlo anche solo per una sponda come ad esempio il Ticino a Galliate (NO) che in sponda piemontese è del comune citato che lo fa gestire dalla locale associazione di pesca e in sponda lombarda è del Parco del Ticino lombardo. Può essere di privati (Lago di Nemi), di comuni (Lago di Viverne al 90% circa del comune omonimo e il restante del comune di Azeglio) , province, società ecc ecc
La maggior parte delle volte per pescare in questi DeP bisogna pagare un permesso giornaliero o annuale. Sono le cosiddette riserve.
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La FIPSAS ovvero la federazione italiana pesca sportiva attività subacquee ha il possesso di alcuni di questi DeP o è affittuaria di essi (magari in qualche caso li ha anche in comodato) e fa pagare un tot (siamo attorno ai 30 euro nel 2012 a seconda della sezione provinciale….od ex sezione visto che hanno cambiato denominazione) per pescare in tutte le acque da Lei gestite in Italia.
Molte province e molte sezioni Fipsas hanno un tesserino segnacatture; La cosa complica la vita al pescatore. Se io stessi a Varese ho il mio tesserino; Decido una domenica di fare una gita a Verbania, lasciare moglie e figli a fare un giro e pescare dovrei avere il tesserino Fipsas di VB che costa qualche euro ed anche un timbro sulla licenza per disposizione della provincia lacuale. Dove vado a farlo di domenica?
Mettiamo nel calderone anche che le acque in comunione colla Svizzera ottemperano solo alla convenzione italo-elvetica……
In molte regioni e province vi sono le consulte di pesca che come dice il nome non decidono ma servono al politico e/o al funzionario preposto al settore ,visto che essi sono generalmente ignoranti in materia (specie il politico), ad avere consigli e delucidazioni. Le questioni sono parecchie anche qui:
a)Ci vogliono dei requisiti per le associazioni di pesca che generalmente sono il numero dei soci; La questione è che magari quando è stata varata la legge li avevano ed adesso no.
b)Cosa ci facciano certe figure come gli allevatori di pesce, dei rappresentati dei comuni, comunità montane ec ecc non si capisce bene.
c)Siccome anche il mondo della pesca è diviso fra club per questa o quella tecnica oppure dediti solo a x o y pesce succede anche che se uno di questi club è visto bene dall’ assessore faccia passare delle disposizioni a suo favore e che danneggiano le altre tecniche.
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Anche i gestori dei DeP possono mettere le loro disposizioni; Che cmq dovrebbero (dovrebbero) essere sempre a favore del pesce. Col dovrebbero diciamo anche che le riserve di pesca (sempre i DeP) dovrebbero essere tabellate. In caso di discrepanza tra 2 regolamenti in teoria ha validità quello amministrativamente più grande.
Un bel guazzabuglio di certo…..La cosa più assurda è che un pesce può venire trattenuto in sponda destra mettiamo mentre se preso dall’ altra sponda deve essere rilasciato perché non di misura minima ed avviene sovente quando l’ acqua fa da confine fra 2 regioni o province diverse.
Dunque se intendete fare la licenza informatevi bene; Vi diamo un link dove potete trovare tutti i link utili divisi per regione e province
LINK LEGISLATIVI UTILI
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