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venerdì 8 aprile 2011

Lago Sirio

Il lago Sirio fa parte dei cinque laghi della Serra d’Ivrea di origine glaciale: il progressivo ritiro delle nevi,durante l’ultima grande glaciazione, ha scavato una serie di conche oggi occupate da questi piccoli laghi.



Il Sirio e’ probabilmente il piu’ grosso di essi; i dati relativi al bacino dicono che la sua lunghezza massima e’ di quasi 1000 m per una larghezza attorno ai 450m, un perimetro di circa 3,5 Km. L’area è di 0,29 KM quadrati; profondità massima attestata a 43m con una media di 18, lo alimentano, oltre alle acque piovane una discreta sorgente, che rende l’elemento liquido di buona qualità, tant'è che nella stagione calda è meta di numerosi bagnanti; la navigazione è permessa solo ai soci del club dei canottieri ed è quindi buona cosa informarsi se si indente usare il belly boat cioe’ il ciambellone.



Poche le case lungo le sue rive, oltre al centro canottieri e a due lidi. La strada lo costeggia verso sud e permette di osservare la riva opposta e costatarne la sua altitudine selvaggia, visto che il bosco giunge a ridosso dell’acqua e grandi rocce lo delimitano in alcuni punti.
Circondato da un bosco di ontani, l’incantevole bacino costituisce un rifugio ideale per tante specie animali e vegetali come i germani reali,gallinelle d’acqua, rane raganelle. Qualche casa e isolate fattorie spuntano qua e là con ingressi privati.



Verso nord ovest spicca in lontanza il castello di Montaldo Dora e su un punta rocciosa a sud il Romitorio di San Giuseppe, mentre a nord est domina l’imponente Serra. Essa e’ una collina morenica lineare lunga qusi 25 Km che sembra incombere sul piccolo lago; è la più lunga d’Europa partendo da Biella.



Passando alla pesca,che è quello che ci interessa di più, cominciamo a dire che oltre alla licenza governativa ci vuole la FIPSAS e il tesserino segna cattura della provincia di Torino, facilmente reperibile nei negozi in loco, specialmente a Montaldo Dora da Giancarlo Terrin in corso Marconi 36 (tel 0125- 651451).

Le specie ittiche presenti sono molteplici anche se la loro cattura non e’ certo molto facile , durante una gita serale vedemmo, con nostro grande stupore, la presenza di due grandi anguille, nel cestino di un locale che stava pescando le trote immesse dalla sezione provinciale.
In effetti la FIPSAS Torino immette un discreto numero di salmonidi sotto forma di trote iridee proviamole quindi con la bombarda come se fossimo in in normale laghetto a pagamento.
A seconda della stagione le iridee stazionano a diverse profondità ed è quindi utile avere a disposizione svariati di questi “aggeggi”: ricordiamo che la sigla apposta sulle stesse indica in primis il peso fuori dell’acqua e poi quello in acqua.
Ad esempio: una sigla 10-Gr 2 vuol dire che pesa 10 gr ma in acqua agisce come un piombo di 2 gr. Indicativamente questi pesci in inverno stazionano a poca profondita’ e vicino riva, in primavera a mezz’acqua, in estate a profondità elevate vicino alle sorgenti fresche d’acqua.
In autunno le troviamo a galla ove spesso sono abbastanza restie ad abboccare; in via di massima cominciamo con una lenza madre dello 0,22, bombarda, gommino salva nodo, girella tripla e finale dello 0,18 lungo 120-150 cm a cui legare un amo del numero 8 al quale possiamo innescare due camole del miele in modo che girino durante il recupero.
Notati e presi dei discreti persici reali col normalissimi rotanti argentanti; notati ma mai presi e anzi subito allontanatisi dalla mia vista, GROSSI Black Bass sicuramente oltre i 2 kg.



Colorati e grossi persici sole fanno da “solazzo” ai giovani pescatori. Qualche pesce gatto fa la sua apparizione alle lenze a fndo.





Al Bar lungo la strada qualche foto accerta la presenza di carpe, che non si possono certo assumere a record del carpfhing, ma si attestanto vicino ai 10 kg sicuramente.

Si pescano anche scardole e cavedani all‘inglese o con bolognesi con galleggiante scorrevole. Pasturazione a bigattino con fionda e sfarinati. Finali dello 0.10 con ami dello 0.20/22 per il cavedano, mentre si può essere meno fini per le scardole. Con acqua calda troviamo le scardole sui 2-3 metri sotto ma scendono di molti nei mesi antecedenti e precedenti.

Non è un lago dalle grandi catture, ma eccetto nei pomeriggi afosi(dove i ragazzini della zona affollano le rive), dalla grande tranquillità ove si ritrova l’ atmosfera magica della pesca e qualche pesce lo si aggancia agendo con accuratezza.

Il lago lo si raggiunge da Piazza Balla a Ivrea e si svolta in via monte Stella ove vi è il mercato.

Meglio comunque informarsi, dato che ogni anno vi è sempre qualche novità in giro, presso

http://www.fipsasto.it/

http://www.fipsasto.it/news%202011/DEFINITIVO_fips_2011.pdf

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