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sabato 30 giugno 2018

Tracina che si insabbia

L'insabbimmento di una piccola tracina che avevamo ripreso nelle acque di Marina di Carrara 


sabato 2 febbraio 2013

Trota lago

Ad onor del vero eravamo un po’ indecisi se scrivere questo articolo o no e come farlo. Non si trattava certo di “filosofia” cioè che una parte dei pescatori non intende la pesca in laghetto come vera pesca; la perplessità era rivolta se trattare questa tipologia di spot nella sua interezza oppure no; farlo voleva dire trattare tutte le stagioni e anche tutti i pesci presenti generalmente in queste ex cave (generalmente infatti i laghetti erano cave di estrazione inerti) che non sono solo trote (quasi tutte iridee con qualche fario) ma anche carpe ,lucci, talvolta anche Striped Bass, detto Persico Spigola, e in special modo storioni negli ultimi anni.



Abbiamo deciso di farlo riguardo alle trote invernali perché è consuetudine che proprio nel periodo freddo molti pescatori non sapendo più cosa pescare nelle acque “libere” si diano alla frequentazione di tali spot e si uniscano agli abituè. E’ una mentalità sbagliata dato che gli esemplari migliori come taglia, anche di ciprinidi, si catturino col freddo. Pochi ma grossi…..
Ma le cose stanno cosi e quindi dedichiamoci alle nostre trote “pollo” come vengono definite tante volte le iridee. Trote pollo?
In effetti ci sono delle volte che esse si comportano come dei polli a cui appena si dà del mangime lo beccano; Ma questo avviene (ma non sempre) per le iridee immesse in torrente o canale. In laghetto la situazione si fa più complicata; specialmente per le “vecchie” cioè quelle immesse da un po’ di tempo e che hanno visto scorrere davanti ai loro occhi centinaia di esche e magari sono state allamate e perse una o più volte.

Andare a pesca in un laghetto e pensare di fare strage e una pia illusione che è riservata ai garisti più smaliziati. Tante volte anche loro hanno il loro bel tribulare; Abbiam visto una signora, nota garista del varesotto, chiamata a fare un servizio televisivo non riuscire a prendere un pesce colla abituale tecnica a striscio; Passata a pescare con galleggiante e uova di salmone come esca qualche trota l’ ha salpata ma molte di esse agivano come cavedani e sputavano quasi immediatamente. Boh!
Bisogna anche tener conto che il gestore ci deve guadagnare………
Bisogna calcolare che gli esemplari allamati e persi più volte si fanno furbi anche loro. Al di là di questo delle volte si possono ottenere un buon numero di catture con un po’ di fortuna ed abilità.
Vi sono diverse tipologie di laghetto a cominciare dalle dimensioni e profondità ed è quasi essenziale sapere dove abitualmente stazionino le trote. Comunque in inverno con giornate soleggiate e temperatura ancora decente hanno la tendenza a stare a galla e vicino alla riva incominciando i preliminari di quella riproduzione che non avverrà mai dato che è ben noto che nelle nostre acque le iridee non riescono a farla. E’ facile vedere che si rincorrono alla ricerca del partner.



Con temperature molto rigide, ghiaccio sulle rive , giornate nebbiose o nuvolose i pesci si portano sul fondo e nelle anse più riparate dal vento…ovviamente se c’è. Questo perché a 4° l’ acqua va sul fondo ed è ben difficile che alle altre profondità ci sia acqua più calda di quella. Ovvio che ci sono tante situazioni intermedie e variabili.
Prima di passare all’ attrezzatura vera e propria è bene evidenziare che stiamo parlando di pesca a basse temperature ed è quindi bene premunirsi di vestiario adeguato con scarponcini e calze pesanti ed avere gli appositi guanti tagliati per quanto riguarda l ‘indice e il pollice cioè le dita che maneggiano amo ed esca.

La canna da trota lago classica è quella adatta allo striscio e deve essere molto flessibile per fare in modo che ad ogni piccolo movimento l’ esca si muova. La lunghezza è attorno ai 4 metri; Qualcosa di meno per pesca “leggera, qualcosa di più per pesca “Pesante”. I garisti ne hanno decine e i dilettanti almeno 3.
Un principiante è meglio che si affidi ad un buon negoziante spiegando le sue esigenze anche di portafoglio. Ideale sarebbe avere un buon maestro seno bisogna “rubare” le malizie sul posto di pesca .Per i mulinelli consigliamo di non lesinare sul prezzo dato che l’ attrezzo nella pesca a striscio lavora molto e deve avere una buona meccanica. Rapporto di recupero almeno di 5:1 cioè 5 giri della bobina ogni giro di manovella.
Filo in bobina: Dallo 0.18 allo 0.22 da cambiare di frequente oppure…..perché non usare trecciati di piccolo diametro? Oramai nei laghetti è consuetudine immettere grosse trote anche fino a 5 kg e oltre e un trecciatino , specie se si pesca statici a fondo, è l’ ideale; I lanci saranno meno lunghi ma ci permettono finali di maggiori dimensioni e poi chi lo dice che bisogna sempre lanciare il più lontano possibile? Il terminale sarà di qualche decimo inferiore alla lenza madre e lungo 1-2 metri a seconda della situazione.



Ma cosa è questo striscio?
Lo striscio è una tecnica di pesca che vuole agire sul naturale istinto predatorio della trota. Nell'azione di pesca è paragonabile un po’ allo spinning e quindi si tratta di lanciare e recuperare ed anche “agitare” l’esca con la canna . Per attuare lo striscio si usa molto come piombo un accessorio di forma ovale più o meno allungata e con una lunga astina, di legno o plastica, detta Bombarda. La scelta della Bombarda giusta è determinante per l’ esito della pescata. Ogni singolo pezzo ha una sigla col peso (Gr) e colla “galleggiabilità” (G); Cioè una Bombarda “Gr 20 G 3” vuol dire che pesa sulla bilancia 20 grammi ma che in acqua la sua azione è come quella di un piombo di 3 grammi.
A complicare la scelta del principiante vi sono 3 “assetti”:
-Di punta: Avremo una bombarda “aggressiva” che sarà ideale per pesci in caccia. Quando è recuperata scende e risale diagonalmente a seconda dei movimenti che imprimeremo alla canna. Se si avverte l’ abboccata bisogna cercare di tenere il filo in tensione per evitare che essa trascini l’esca lontano dal pesce. Cessando il recupero scende di punta diagonalmente.

-Di coda : Col recupero lineare viaggerà piatta ma può venire deviata dalla linea retta di navigazione con movimenti della canna e variazioni di velocità. Anche qua mai mollare la bombarda se si avverte una tocca. Se rilasciata scende ovviamente dalla parte dell’ astina.

-Lineare; La bombarda avanza in maniera lineare. Se rilasciata scende piatta e lentamente.
Ma vi sono delle piombature vere e proprie costituite da catenelle di Styl: Le più usate sono quella dette “raggruppate” e “aperta”. La seconda è lunga 30-50 cm , con styl distaccati, per un peso variabile dai 2 ai 3 grammi circa. La prima invece vede gli styl raggruppati e pesa un paio di grammi in più.

Piombi in un unico blocco sono: Gli Slim, Superslim,Short.
L’ ultimo è tozzo ed è il massimo per pescare vicino al fondo o a galla con trote aggressive e molto veloci, il primo è allungato per pesca in superficie o a mezz’acqua ed infine per pesca a galla e trote svogliate e poco aggressive troviamo il Superslim di forma molto allungata.



Troviamo anche i “vetrini” che hanno le stesse azioni dei piombi sovracitati ma sono fatti di vetro appunto e che in acqua pesano il 40% in meno che in acqua e che quindi permettono lanci più lunghi.

L’esca in tutti i casi deve girare e la maggior parte delle volte si usano 2 camole; Una innescata per tutto il corpo e l’ altra solo per metà. Si può innescare anche solo una camola, le camole finte color naturale o colorate o il tronco di verme. Un ottimo innesco lo si può vedere nel seguente filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=mzqVjh75eJE
Queste sono le tecniche più usate ma nulla vieta di fare una statica pesca a fondo oppure di usare il galleggiante. Questo ultimo meglio di forma allungata tipo la classica “penna di pavone” e se la profondità del lago lo richiede anche scorrevole. Con il galleggiante potremo sondare le varie profondità e mantenere l’ esca a quella che avremo più abboccate. Il “tappo” andrà zavorrato quasi del tutto con una torpille ;Generalmente si lancia lungo e si procede ad una serie di recuperi più o meno veloci e momenti statici.

Altri video sono facilmente vedibili andando su You Tube e immettendo parole chiave.

sabato 20 ottobre 2012

Torrente Sessera

Il Sessera è un corso d’acqua completamente piemontese che nasce a 2000 metri dai laghetti vicini alla punta del Manzo sul monte Bo. E’ un affluente di destra orografica del Sesia.
Il suo corso si sviluppa nella parte più a monte nel biellese e nel tratto finale in provincia di Vercelli, dove, presso Serravalle Sesia, sfocia nel fiume citato , dopo quasi 36 km, dopo aver ricevuto le acque deli torrenti Strona di Postua, Ponzone e Dolca.



L'intero bacino del Sessera ha un perimetro di 69 km; il corso del torrente è sbarrato nei comuni di Camandona e Vallanzengo formando il bacino detto delle Mischie a 900 mslm, realizzato a scopo idroelettrico e che purtroppo ad inizio 2012 ha travasato il fango (che è limo glaciale) colle logiche devastanti conseguenze che ben potete immaginare.



Alcune briglie offrono degli interessanti spot di pesca; il restante corso è formato dalle solite lame e correntine sempre più grosse e profonde man mano che si scende verso valle.Il bacino del torrente è poco inferiore ai 200 Kmq.

Come si arriva: prendendo la foce come punto di riferimento bisognerà dall' uscita del casello di Ghemme della Voltri-Sempione, seguire i cartelli per la ValSesia e dopo Serravalle troverete il ponte sul torrente. Per andare verso il biellese basta seguire le indicazioni per Pray, Coggiola, Trivero.
La strada finisce alla diga.



Specie presenti: trote fario ed anche iridee nel tratto medio-basso e qualche raro cavedano oltre a un po’ di vaironi e minutaglia tipica del genere di acqua.

Pesca: la si effettua con esche artificiali intendo queste come bagaglio del pescatore a mosca e a spinning.
Rotanti del N 1-2-3 e pochi minnows di circa 5 cm messi in una scatoletta basteranno. Stivali tutta coscia, canna da 7 piedi e mulinello caricato con uno 0.20/0.22.
Al tocco la teleregolable: nella parte alta potrà anche essere corta mentre da Pray a valle una 9-10 metri è indispensabile per sondare bene gli spot.
Solite camole o vermi od in alternativa il Gatos.
Il torrente è seminato regolarmente da tutti e 3 le gestioni sul suo corso con trote iridee. Semine di avannotti di fario presumibili ma non accertate.



Licenza: governativa e FIPSAS normale dal confine Vercelli/Biella a circa 10 Km a monte. FIPSAS Novara/CAGeP o buono giornaliero (8 euro nel 2012) dal confine alla confluenza col Sesia.

http://www.provincia.biella.it/on-line/Home/Sezioni/Cacciaepesca.html
www.apd.no.it

Per i buoni FIPSAS Novara/CAGeP andare al Bar Piemonte in Romagnano appena prima del passaggio a livello che troverete facendo la strada indicata.

Negozio di pesca: A Crevacuore in via Garibaldi 59 o a Borgosesia in via Antongini 22.

Video

http://www.youtube.com/watch?v=EK3-XEhtlVk&feature=plcp
http://www.youtube.com/watch?v=fqnfDGhJk4M

Canne da traina Fin-Nor

Vi segnaliamo le canne da traina FIN NOR, marchio dal grande blasone, ma forse un po' più di nicchia rispetto ad altri.
Gli attrezzi FIN NOR hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Qui di seguito alcuni degli attrezzi prodotti da questa casa.
br>Canna FIN-NOR Offshore Downrigger 2.40 mt [12-20 lb]

Canna FIN-NOR Offshore Uptide 2.90 mt [10oz-300gr]

Canna FIN-NOR BIG-GAME TYCOON CHAIR Manico Curvo [50 lb]

Canna FIN-NOR Offshore Boat 2.10 mt [20 lb]

venerdì 12 ottobre 2012

Artificiali da luccio

Per come vede la questione P&P è un tema estremamente difficile o fin troppo semplice da trattare.

Il nostro esocide è un feroce predatore pronto ad attaccare (a pancia vuota o perché infastidito) qualsiasi cosa gli si presenti a non troppa distanza dalla bocca, anche solo per vedere se è commestibile oppure no.
Non esiste quindi nessun artificiale specifico per luccio che sia adatto in qualsiasi situazione. Ne esistono per situazioni specifiche.
L’unica cosa che possiamo dire è che ben difficilmente un esocide spreca più energie di quelle che potrebbe trarne dalla possibile preda. Quindi qualsiasi artificiale può andare bene per catturare il luccio.

Abbiamo già anche trattato la pesca del luccio nei grandi laghi http://www.pescaepesca.org/2011/12/pesca-luccio-laghi.html

Affermiamo che ogni nuova tecnica dai nomi strani e/o altisonanti che utilizzi esche artificiali è solo una maniera per fare arrivare l’artificiale vicino alla bocca dell’ esocide e non certo un qualcosa di nuovo o strabiliante, ma è qualcosa che probabilmente è già stata sperimentata nel passato da qualche antico pescatore. Solo i gommati, gli spinnerbait e i i buzz bait sono da escludersi dal discorso.

Il Flipping, di cui in un noto sito si dice che è stato ideato negli anni settanta in America, consiste principalmente in una tecnica di presentazione dell’esca quasi più in verticale che in orizzontale ed è sicuro veniva praticato nelle lanche di Cozzo Lomellino oltre 50 anni fa, dove si usavano rotanti che giravano anche scendendo, per sondare i canaletti stretti di quelle acque e quindi si faceva la stessa cosa.
Oggi si usano i gommati a coda tagliata mentre allora si faceva lo jo-jo!! Di certo cambia il materiale e il gommato ha una forma simile al pesce mentre lo jo-jo no; ma la tecnica sempre quella è!! Ogni altra cosa fatta diventare novità con nomi altisonati non è altro che un'elaborazione di cose già esistevano. Il tanto apprezzato e decantato Pitching non è altro che la stessa tecnica un po’ più pesante per lanci a breve - media distanza. Darsi a praticare solo un certo tipo di pesca è secondo noi demenziale se si vuole catturare.

Di certo le dimensioni degli artificiali sono aumentate con gli anni e le loro forme sono le più diverse, ma abbiamo il forte sospetto che sia più la validità commerciale rispetto a quella tecnica, specie sulla fantasia di alcuni artificiali; Crediamo che sia una discreta cosa invece la crescita del volume.
Restiamo dell’opinione che un artificiale sia soprattutto valido se agisce nell’area del luccio. Se usiamo un galleggiante dalle forme supersinuose quando il predatore è 9 metri sotto acqua questo sarà solo un bella e conturbante ballerina che danza a pelo d’acqua senza alcun costrutto erotico. Quindi sarà la nostra elasticità mentale a cambiare artificiale con l’arma più vincente che abbiamo in dotazione in quel momento.

Fare lanci a casaccio in un fiume è deleterio quando magari abbiamo delle piante abbattute in acqua.
Certo il rischio di lasciare l’artificiale è maggiore ma è maggiore il rischio di non prendere nulla lanciando qua e là. Diciamo subito che il pesce in oggetto non ama troppo la corrente e predilige luoghi con colori dominanti come il verde e il giallo dove il suo mimetismo sia migliore.
Tende a tenersi riparato o comunque nascosto fra le erbe pronto a fare breve e veloci scatti. Difficile vederlo inseguire per tanti metri la preda.
Quindi la nostra esca deve arrivare ridosso a lui. Certo che una possibile preda che avanzi in maniera “malconcia” lo indurrà a muoversi più del solito. Non è un ghiottone e se sazio non abbocca a meno che irritato.
Le condizioni migliori per l’ abbocco sono le pioggerelline ( alcuni dicono le nevicate), cielo coperto senza vento, pressione stabile, luna calante e ore centrali della giornata in autunno/inverno.

Ma andiamo a parlare degli artificiali da luccio.

Partiamo da molto tempo fà; negli anni in cui il pesce poteva essere considerato un alimento da ricchi ed andava a sostenere l'economia famigliare.
Mangiare un bel pesce era mangiare carne. Per questo la pesca al luccio con esche artificiali, nata in particolar modo nel bacino del Po e dei grandi laghi prealpini, era fatta con esche artigianali; e cosa di meglio se non l'ondulante che imitava i pesci?
Naturalmente ognuno aveva i suoi metodi, pesi, misure, gradi di sinuosità. C’è chi giura, fra i veraci e scafati spinnofoli, che sia l’esca di maggior resa, specie in acque libere e profonde.

Riflettiamo sulle sue caratteristiche precise: l'estrema lanciabilità, in funzione delle sue caratteristiche aereodinamiche e del suo peso specifico, e la ridotta resistenza che oppone al recupero essendo al tempo stesso anche idrodinamico.
L’ ondulante è molto versatile potendo compiere un sacco di movimenti a seconda del peso e della forma. Non si dovrà di certo farne scendere uno pesante vicino a erbai, ma con modelli leggeri, larghi e sottili potremo farlo ballare un po’ sopra con qualche speranza.



Il Rotante è formato da un filo armonico con un'asola in testa; al filo è inserita una campanella (sono pochi i modelli in cui non è presente) e attorno a questo filo gira un cavallierino (vi sono modelli detti Martin senza) che è collegato a una specie di paletta (detta cucchiaino); il tutto termina con una ancoretta.
Un volta in acqua la paletta, recuperando il rotante, gira ed emette vibrazioni che unite alla visibilità fanno si che il pesce attacchi l’artificiale. Se ha voglia!!!
La paletta può avere mille colorazioni anche se in effetti solo quella dorata (da usarsi in piena luce) e quella argentata contano qualcosa.
Naturalmente anche qua vi sono pesi e misure diverse ed ultimante nella campanella sono stati inseriti pallini di piombo per aumentare le vibrazioni e addirittura “scients”, cioè sostanze odorose(non molto usate nel campo in questione, ad onor del vero). E’ l’artificiale più usato specie nella versione Martin 28 gr.
Ci sono anche rotanti detti tandem, cioè a doppia paletta, utili soprattutto per aumentare le vibrazioni. La paletta di testa è più piccola di quella di coda.

Minnows o pisciolini finti sono anche loro di varie forme e misure: quali sono validi per prendere il pesce e quali validi per prendere il portafogli del pescatore è difficile da dire.
Ognuna di queste esche ha un movimento natatorio specifico a seconda dell'animazione data dal pescatore e una profondità di azione particolare legata in special modo all'inclinazione e alla taglia della paletta e al piombo introdotto . Può essere galleggiante, affondate, suspendig, cioè sta fermo nel punto in cui si ferma la trazione o Crack Bait, cioè galleggiamte ma che scende di profondità durante il recupero. Può anche essere snodato in 2 o più parti.
Vi è una versione della marca ABU con una paletta regolabile in 6 diverse posizioni per diversificare la profondità che raggiungerà. Scodinzolamenti, saliscendi di pochi o parecchi cm, deviazioni laterali sono prerogative dei modelli usati.



Create appositamente per insidiare il il black bass, le spinner bait sono disponibili con paletta singola o doppia (tandem), in diverse vivaci colorazioni e abbinamenti testina-paletta.
Sono disponibili in tante diverse grammature.
Sono diventate molto conosciute per la pesca al luccio dopo essere state usate per il re dei predatori “americani”, il Black Bass appunto. Il maggior pregio è il gonnellino che ne offre visibilita; il difetto è che molte volte il pesce attacca il gonnellino invece dell’ altra estremità ove vi sta l’amo.

I Buzz Bait sono similari ma emettono uno notevole sciacquio dando l’impressione di un pesce, magari ferito, che faccia movimento in acqua.
Stessa funzione di sciacquio lo aveva Heddon Crazy Crawler attraverso 2 alette laterali.



I siliconati, specie quelli a coda tagliata, vanno benissimo agendo nel sotto riva e specie fra ostacoli.
Hanno sostituito degnamente nell’azione e nell’aspetto i rotanti usati come jo-jo e fanno un adescante sali scendi essendo piombati in testa. Più di ogni altro artificiale abbisognano di fili ultrapotenti in modo da non lasciare azione al pesce dato i luoghi infiascati ove li useremo.



Per la colorazione dei nostri artificiali l’unico consiglio che ci sentiamo di dare è quello di usare tonalità simili o uguali al pesce foraggio che dimora nell’area del luccio.
Ma Ma se ci pensiamo bene può sovvenire anche la domanda “Come mai il quotato e famigerato Martin 28 gr ha un fiocco rosso in coda quando nessun pesce ha la sola coda rossa?”….Misteri della fede, Ops della pesca!

Vedendo foto e filmati di esox presi all’estero, specie dalla barca, possiamo ammirare una vera e propria collezione di artificiali dalle varie forme e dimensioni che per noi non fa che avvalorare la tesi che quando il predatore ha voglia di abboccare si aggancia a tutto quanto.
Questo in base al concetto già espresso in altro articolo che il pesce non sa cosa sia una cosa artificiale e quindi per lui tutto quello che si muove in acqua è una cosa che potrebbe essere commestibile…da sputare se non lo è oppure “se il cuoco lo ha cucinata male”.

Pur essendo ben consci delle cifre da capogiro che hanno alcuni di questi artificiali dobbiamo mettere in evidenza che più si lancia l’artificiale distante da ostacoli (probabili tane dei lucci) meno probabilità si ha di agganciare qualche esox.
Quindi la nostra attrezzatura dovrà essere potente e consigliamo vivamente i trecciati che oltre ad essere molto potenti, non avendo elasticità, non lasciano molto spazio al pesce per nascondersi negli ostacoli.

Ricordiamo sempre di usare il cavetto di acciaio, di avere a disposizione un buon paio di pinze per la slamatura e di usare stivali con gomme antiscivolo, guanti termici e gli speciali scaldini se il freddo comincia a farsi sentire. Un piccolo kit di pronto soccorso sarebbe utile per qualsiasi evenienza.

Quello che non deve assolutamente mancare è la determinazione e la costanza alla ricerca del luccio visto anche la notevole rarefazione del pesce in oggetto.

Non siamo dei puristi del No Kill, ma questa volta ci sentiamo di consigliare il rilascio di tutti i soggetti possibili se in buon stato anche se ben oltre la misura minima di legge.

VIDEO

http://www.youtube.com/watch?v=YhwOW6R5rdk
http://www.youtube.com/watch?v=nm5DMdpj8ig

mercoledì 10 ottobre 2012

Totanare

Inauguriamo questa nuova sezione del sito dedicata alle attrezzature e agli articoli per la pesca, segnalandovi dei set di totanare per la pesca delle seppie, dei polpi e dei calamari.
Le esche in questione si trovano sul sito Fishing Equipment (FishEq Istituzionale 200x200), ma potete vederle cliccando sui link qui sotto.

.SET 10 Totanare Super Color  2.5 mm 75 con Borsa
.SET 10 Totanare Super Color  3.0 mm 90 con Borsa
.SET 10 Totanare Super Color  3.0 mm 90 con Borsa
.SET 10 Totanare Super Color  3.5 mm 105 con Borsa
.SET 10 Totanare Super Color  3.5 mm 105 con Borsa

Interessante è anche questo set, sempre di 10 artificiali, fatto da 5 totanare "classiche", cioè quelle a gamberetto, e 5 dalla forma a pesce. Sul sito vengono definiti "squid jigs per seppie", ma sicuramente anche totani e polpi non disprezzeranno.

.SET 10 Squid Jigs per Seppie - Dimensioni mm 60 e 75

Se le provate fateci sapere che impressioni avete avuto! :-)



.SET 10 Squid Jigs per Seppie - Dimensioni mm 60 e 75





venerdì 5 ottobre 2012

Partecipa al concorso di Pesca&Pesca e vinci un mulinello

Ecco per voi il primo concorso a premi di Pesca&Pesca!

Il contest è aperto a tutti i lettori e i visitatori di Pesca&Pesca e ha come tema gli ITINERARI DI PESCA

Partecipare è semplicissimo e ovviamente gratuito.

Basta inviare un itinerario, corredato di qualche foto, dei vostri posti preferiti di pesca cliccando sul link che trovate in fondo a questo post per vincere un mulinello Shimano nuovo fiammante.

Il concorso è aperto a tutti gli itinerari che ci perverranno entro e non oltre domenica 4 novembre 2012 ed entro mercoledì 10 comunicheremo il vincitore del mulinello, scelto da noi di P&P.

Gli scritti pervenuti, ai quali non c'è limite di lunghezza o numero di foto, saranno pubblicati sul sito e al vincitore, oltre al mulinello, sarà dedicata una pagina speciale.

All'invio dell'itinerario non c'è necessità di fornire alcun dato personale, al più, se volete, un nome con cui firmare lo scritto. Saremo noi a contattare il vincitore e ad accordarci con lui per la spedizione o la consegna del premio!

I file possono essere in formato word, pdf o txt, le foto in qualsiasi formato.

Il mulinello il palio è uno Shimano Catana 2500 fb con bobina di ricambio e 3 anni di garanzia, che potete anche vedere nella foto qui sotto.


CLICCA QUI PER INVIARE IL TUO ITINERARIO

Ecco il mulinello in palio